SALE PER LA CAPRA

La tragedia del cinema Statuto

Tutto ebbe inizio il 13 febbraio 1983, è la domenica di carnevale, sulla città cade una neve leggera, e in un cinema di Torino avviene quella che storicamente viene considerata una delle più grandi tragedie italiane del dopoguerra.
Al Cinema Statuto proiettano il film “La capra“. Una domenica pomeriggio come tante, quando, all’improvviso, un incendio trasforma il locale in una bara di fuoco: 64 le vittime, tutte morte a causa delle esalazioni di acido cianidrico sviluppatosi a seguito della combustione degli arredi e dei tendaggi. Un evento terribile che unì la città in un lutto profondo, ma del quale i torinesi hanno sempre avuto ritrosia a parlare, poiché, qui più che in altre situazioni, alla cronaca si mescolano l’aneddotica distorta, la superstizione e le leggende metropolitane, facendo aleggiare i fantasmi del passato.
A distanza di trent’anni, a Fabrizio Dividi, a Marta Evangelisti e a Vincenzo Greco è sembrato doveroso raccontare una vicenda che tuttora resta scomoda per la città.
Un percorso preciso, serrato, a volte drammatico, sempre realistico, che vuole raccontare, probabilmente per la prima volta in maniera esaustiva e oggettiva, ciò che accadde in quel “maledetto” pomeriggio, attraverso le testimonianze di chi c’era, di chi ha visto, di chi ha perso qualcuno, di chi, dopo allora, “non è più lo stesso”.
Un racconto per immagini, dove ai documenti fotografici, ai giornali e ai filmati dell’epoca si sommano i racconti e le emozioni, testimonianze inedite e racconti personali.